I luoghi di Ippolito Nievo

L’amore di Ippolito Nievo per il Friuli Venezia Giulia fu profondo, ci racconta Alessia Padovan sull’edizione Svizzera del Giornale: “Tra tutti i luoghi che ebbe modo di frequentare, il Friuli fu per lui quello più caro, quello in cui e di cui amava scrivere. Alla regione, Nievo ha lasciato una famosa immagine letteraria, il “Piccolo compendio dell’universo”, ma anche numerose descrizioni di altre località di cui subiva il fascino e nelle quali ha collocato le vicende narrate nelle sue opere.

Il Friuli lo ha ricambiato con altrettanto affetto, dedicando al suo rapporto con il territorio un parco letterario, convegni, itinerari, visite guidate e piste ciclabili. Nel 2011, ad esempio, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, la Fondazione Nievo e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali hanno realizzato anche una mostra dedicata all’impegno per l’unificazione dell’Italia dello scrittore garibaldino, attraverso il suo percorso umano e letterario. Ippolito Nievo nacque a Padova nel 1831, ma trascorse l’infanzia tra Udine, dove la sua famiglia si trasferì nel 1837, e il castello di Colloredo di Montalbano di proprietà della famiglia materna. Colloredo fu un luogo di vacanza per Nievo, ma anche fonte di molte ispirazioni. Qui, nel 1858 lo scrittore compose Le confessioni di un italiano, opera fondamentale della letteratura italiana, che sancisce il passaggio dal romanzo storico al romanzo sociale sullo sfondo delle vicende politiche della prima metà dell’Ottocento. Il castello, imponente e tipicamente feudale, fu costruito all’inizio del ‘300 per necessità difensive ed è stato purtroppo gravemente danneggiato dal terremoto del 1976.

Collocato tra Tricesimo e San Daniele, può essere un punto di partenza per un itinerario collinare alla scoperta dei luoghi descritti nelle novelle La Santa di Arra e La viola di S. Sebastiano. Attraverso Tricesimo, Tarcento e Nimis, si può arrivare a Torlano, il minuscolo borgo del conte Alberico del romanzo Il conte pecoraio. Questa è anche la zona di un vino pregiato, il Ramandolo.  L’itinerario letterario per eccellenza, però, è quello della pianura, tra Cordovado e Portogruaro, a valle di San Vito al Tagliamento, nella zona segnata dal sistema di risorgive alimentato dal grande fiume. Sono questi i luoghi citati o descritti ne Le confessioni di un italiano: il Duomo di Sant’Andrea e Casa Provedoni a Cordovado, borgo medievale ora compreso tra “I Borghi più belli d’Italia”; la fontana campestre di Venchiaredo a Sesto al Reghena; il mulino di Stalis, ora nel comune di Gruaro, ma storicamente legato alla splendida abbazia benedettina di Sesto.

Per gli amanti del birdwatching!

L’Isola della Cona assieme all’area del Caneo fa parte della riserva naturale della foce dell’Isonzo. E' racchiusa in un’area di 2.338 ettari, 1.154 dei quali in ambiti marino .e si trova lungo gli ultimi 15 km dell' Isonzo, il fiume che nasce in Slovenia, attraversa...

Le grotte di San Canziano

Ubicate ad una quindicina di chilometri da Trieste, in territorio sloveno, le Grotte di San Canziano (Škocjanske Jame nella lingua originale) rappresentano un grande attrattiva per tutti gli amanti della natura e delle sue bellezze. Patrimonio dell’Unesco dal 1986,...

Ospedale partigiano di Franja

Luogo della memoria, avamposto di un’umanità distrutta dalla guerra. Solo ricordandone il contesto, quello della seconda guerra mondiale che sconvolse l’Europa per sei lunghi anni, la trattazione di questo incredibile posto nascosto tra le gole selvagge ed...

Il Collio goriziano

La parte di territorio collinare della provincia di Gorizia prende il nome di Collio. Si tratta di un’area a sviluppo prevalentemente agricolo, che ha però saputo ritagliarsi ampi spazi dedicati al turismo enogastronomico. E’ possibile circoscriverne il perimetro...

La Grande Guerra

Il territorio che circonda la città di Gorizia è stato teatro, durante la prima guerra mondiale, di numerose battaglie in cui morirono centinaia di migliaia di giovani soldati. Passato alla storia come un conflitto di posizione, la Grande Guerra ha lasciato in questa...

I laghi di Fusine

Effettuare un’escursione al Parco naturale dei laghi di Fusine equivale a scoprire uno dei luoghi più belli del Friuli Venezia Giulia; la loro semplicità affascinante ed un contesto paesaggistico da favola rendono unica ogni esperienza. Situati nell’angolo nord...

Monte Santo (Sveta Gora)

Il Monte Santo, ultima propaggine meridionale dell’altipiano della Bainsizza, deve il nome alla presenza sulla sua sommità di un santuario dedito al Culto Mariano. Fu infatti in seguito ad una probabile apparizione della Vergine Maria ad una pastorella, avvenuta nel...

Monastero di Castagnevizza

Proprio a ridosso del confine con la Slovenia, sul colle del Rafut, si trova l’antico monastero di Castagnevizza. Esso deve la sua notorietà al fatto di contenere al suo interno la cripta dei Borboni, luogo di sepoltura di Carlo X, ultimo Re di Francia che a Gorizia...

Le grotte di Postumia

“Qui c’è un mondo nuovo, questo è il paradiso”. Queste parole attribuite a Luka Čeč, un umile operaio scopritore nel 1818 delle caverne più interessanti, esprimono perfettamente lo stupore di chi, per la prima volta, ha modo di vedere queste meraviglie della natura....

Il castello di Gorizia

Come tutti i luoghi situati in zone di transizione tra due o più culture, anche Gorizia nel corso della sua storia millenaria fu parte del territorio di molti popoli. Dalle vicende che interessarono la zona prende corpo la nascita del futuro castello, che nel corso...